Allergeni e tipologie di allergie

I principali allergeni e alcuni suggerimenti comportamentali

Gli aero allergeni sono gli allergeni trasportati dal vento. A questa categoria appartengono gli allergeni più famosi, che sono certamente i pollini. I pollini determinano anche la caratteristica stagionalità di alcune allergie . Però è curioso osservare che solo una minoranza delle piante produce pollini trasportati dal vento, e di questi non tutti sono responsabili di allergie.

La conoscenza della zona in cui ci si trova delle piante in fioritura e della stagione in corso, può aiutarci ad evitare di entrare in contatto con l’allergene a cui siamo sensibili, e quindi a prevenire in qualche modo tanti spiacevoli disturbi.

I Pollini di Graminacea , per esempio, in Italia ed in Europa si trovano al momento di massima fioritura nei mesi di maggio e giugno.

I pollini di Parietaria si diffondono in Italia in due distinti periodi: al sud tra gennaio e luglio, mentre al nord tra giugno e settembre.

I pollini delle piante appartenenti alla famiglia delle Composite (Artemisia, Ambrosia) si trovano al momento di massima fioritura nel nord Italia durante i mesi estivi mentre nelle nelle regioni più calde la fioritura avviene più tardi, tra settembre ed ottobre.

I pollini di Betulla si librano nell’aria durante i mesi tra marzo e maggio, ed è soprattutto nelle regioni del nord Italia che si verificano le allergie a questi pollini, che al sud sono quasi del tutto assenti.

Altri allergeni sono quelli fungini, molto diffusi e meno soggetti alla stagionalità, anche se si può osservare un picco della loro concentrazione nella stagione del raccolto o del taglio dell’erba, a causa della loro predilezione per i luoghi umidi. Ma proprio per questo anche i filtri degli impianti dell’aria condizionata sono una loro sede preferenziale.

E che dire degli Acari della polvere? Essi rappresentano una fonte ubiquitaria di allergeni, non sono soggetti a stagionalità e si trovano praticamente dappertutto. Si tratta dei famigerati Dermatophagoides Pteronissinus e Dermatophagoides Farinae, il cui nome minaccioso è già tutto un programma .Vivono nei tappeti, nella moquette, nelle poltrone, nelle coperte, nei tendaggi, nei cuscini…però, anche in questo caso, una buona aerazione e l’uso di mezzi (aspirapolvere) atti ad impedire quanto più possibile il depositarsi della polvere possono decisamente migliorare le condizioni ambientali per chi soffre di allergia a questi allergeni. In commercio oggi esistono anche cuscini e materassi fabbricati con materiali particolari definiti anti-acaro.

Gli allergeni animali, liberati dagli animali domestici come cane e gatto. Soprattutto i gatti purtroppo sono responsabili della liberazione di una sostanza di natura proteica fortemente allergizzante.

Gli allergeni che potremmo definire “professionali”: il lattice, alcuni metalli, varie sostanze il cui contatto ripetuto provoca una sensibilizzazione che sfocia poi nel fenomeno allergico conclamato.

Gli allergeni alimentari meriterebbero un discorso a parte per l’estrema varietà con cui si manifesta l’allergia ad essi. Infatti con allergia alimentare in realtà si dovrebbe intendere un gruppo di disturbi caratterizzati da una risposta anomala alle proteine contenute in alcuni alimenti, e questi disturbi sono distinti dall’intolleranza alimentare, che si esprime con un meccanismo fisiologico ben diverso e dovuto a carenze o anomalie enzimatiche.

Una forma eclatante e particolarmente grave di allergia agli alimenti è rappresentata dal Morbo Celiaco, allergia al glutine (contenuto nel grano, avena, orzo, segale). E’ ovvio che chi soffre di allergie alimentari, una volta identificati gli alimenti responsabili, li eviterà.

Quindi, conoscere a quale sostanza si è sensibili sottoponendosi a dei test rappresenta già un grande aiuto per assumere comportamenti atti a difendersi, evitando per quanto possibile l’esposizione ed il contatto con l’allergene . Per esempio, evitando di andare in ferie nei luoghi e nei periodi di fioritura delle piante a cui si è allergici, pulendo spesso i filtri degli impianti dell’aria condizionata, controllando la composizione di eventuali attrezzi, abiti , strumenti che ci si trova a dover utilizzare, porgendo molta attenzione alla dieta .

Alla fine di questo articolo troverete poi alcune indicazioni che riguardano le interazioni tra allergeni ed alimenti, fenomeno questo molto interessante e di cui abbiamo dato in precedenza un beve cenno, sia per l’importanza ai fini di una alimentazione sana, sia per l’effettiva correlazione esistente tra allergeni ed alcuni alimenti, che andranno quindi evitati o comunque assunti con moderazione.

Tipologie Allergiche

QUATTRO TIPI DI ALLERGIA

Allergie respiratorie allergia al polline degli alberi e delle erbe, agli animali (domestici e da fattoria), ai micofiti, agli acari che solitamente colpiscono il sistema respiratorio causando starnuti, prurito, fanno lacrimare gli occhi, colare il naso, rendono il respiro faticoso. Rinite e asma sono le più comuni manifestazioni di malattie respiratorie.

Allergie della pelle causata da sostanze come metalli e profumi o proteine come il lattice che provoca lesioni alla pelle, nota come eczema allergico o allergia da contatto. La più comune è probabilmente l’allergia al Nickel. I sintomi sono solitamente prurito, bruciore , arrossamento e bolle nell’area affetta . L’eczema allergico si verifica nella maggior parte dei casi nel periodo della prima infanzia, ma può anche manifestarsi in bambini già cresciuti o negli adulti .

Allergia al cibo si manifesta in molti modi come ad esempio eczema, diarrea, nausea, gonfiore della gola, ipotensione e nel peggiore dei casi si manifesta tramite anafilassi. I più comuni cibi che causano allergia sono il latte di mucca, le proteine delle uova, la soya , arachidi e pesce .

Allergia agli insetti l’allergia alle punture di insetto si manifesta attraverso una severa reazione locale cutanea o in modo più generalizzato come debolezza, capogiro, ipotensione, gonfiore della gola e nel peggiore dei casi anafilassi. Vespe e api sono più o meno la causa di tutte le allergie alle punture di insetto .

L’IMPORTANZA DEL SISTEMA IMMUNITARIO DELLE MUCOSE

Appare quindi evidente come sia importante il ruolo del nostro sistema immunitario ai fini di una buona, forte risposta agli allergeni, se consideriamo come si svolge il meccanismo dell’allergia.

Recentemente la medicina integrata, quella cioè che cerca un punto di accordo tra terapie allopatiche ed omeopatiche (o comunque alternative) ha posto molta attenzione ad un buon funzionamento del così detto MIS, acronimo di Sistema Immunitario Mucosale.

Si tratta dell’insieme di vari distretti mucosali in cui esso è stato differenziato per semplicità, e cioè:

NALT, nasalpharyngeal associated lymphoid tissue

BALT, bronco associated limphoyd tissue

GALT,Gut (intestino) associated limphoyd tissue

E ad essi si aggiunge il SALT, Skin (pelle) limphoyd associated tissue.

Una sana e corretta attività di questi distretti è regolata dai probiotici, cioè da microorganismi che assolvono a favorire le funzioni di immuno modulazione. I probiotici colonizzano il MIS, e sembra che l’allattamento al seno materno sia la prima e più importante modalità di colonizzazione quantomeno per il GALT .

Affinchè il sistema immunitario funzioni bene, è importante mantenere in condizioni di equilibrio l’ambiente delle mucose a cui è associato, e questo avviene grazie a fenomeni di regolazione della acidità / basicità dell’ambiente stesso.

La carenza di probiotici provoca squilibri nei vari distretti, ed in definitiva una caduta di difese immunitarie, con evidenti aspetti di maggiore sensibilità alle infezioni ed alle allergie.

Sta di fatto che, se la risposta immunitaria è insufficiente, si verificano infezioni, in modo particolare infezioni micotiche (candidosi, per esempio) se invece la risposta immunitaria è eccessiva, si verificano tutte le espressioni che caratterizzano le allergie.

Questi aspetti dell’attività del MIS sono oggi oggetto di numerosi studi.

Il maggior numero di articoli e pubblicazioni che ho trovato è stato relativo al GALT, il tessuto linfoide correlato all’intestino, probabilmente perché dei quattro è il più esteso, però è evidente il coinvolgimento di tutti i distretti del sistema immunitario nei trattamenti proposti per la cura dell’allergia.

E’ intuitivo a questo punto pensare all’estrema importanza della corretta colonizzazione del GUT:, di conseguenza, all’importanza dell’alimentazione, all’importanza del drenaggio, cioè della pratica della “pulizia” che dovrebbe sempre essere attuata prima di un trattamento omeopatico, anche se ci riferiamo alle allergie che sono (a questo punto possiamo dire solo apparentemente) connesse con sintomatologie respiratorie.

Inoltre, vale la pena di ricordare che il fenomeno delle allergie crociate tra alimenti e allergeni, al di là della mera spiegazione chimica (alimento che favorisce la liberazione dell’istamina), potrebbe riscontrare una valida risposta anche alla luce degli studi sul MIS.

Bibliografia: PNEI psiconeuroimmunologia Francesco Bottaccioli Red Edizioni

Il sisitema immunitario bilancia della vita Bottaccioli

ed Tecniche nuove